Il Boscodellemeraviglie può diventare una valida alternativa ai grandi parchi di divertimento dove i bambini non interagiscono con l’avventura ma la subiscono da semplici spettatori su giostre faraoniche o in ambientazioni dagli effetti scenici spettacolari ma drammaticamente non modificabili né personalizzabili. Né vuole essere un parco avventura dove i piccoli eroi si cimentano in prove di fisicità e abilità motorie con una buona dose di coraggio fisico.
Il Boscodellemeraviglie vuole essere un parco emozionale interattivo dove i bambini vivono e scrivono la propria fiaba e mettono alla prova non le loro capacità fisiche ma quelle relazionali, della fantasia e delle emozioni.
Il villaggio degli gnomi da spiare dietro un muretto a secco, il grande albero parlante da interrogare, il mantello dell’invisibilità che funziona solo se si è sinceri e generosi da usare per sfuggire dall’orco, o ancora gli ingredienti da raccogliere durante il tragitto da mettere nel pentolone della masca per poi berne la pozione che ci proteggerà dal lupo mannaro sono solo dei piccoli esempi.
Il bosco verrà ripulito, verranno messi in luce i suoi alberi più belli, le radure e i ripari sotto roccia diventeranno le ambientazioni perfette. Saranno i personaggi che si adatteranno al bosco e non viceversa. Il prodotto turistico sarà automaticamente anche un prodotto didattico, ambientale e di recupero naturalistico di un’area ora pressoché abbandonata.